so, recandomi al gabinetto a tarda ora nella notte, ho inciam- pato in una forma immobile e ho dovuto tergermi sulle pareti del corridoio sangue viscoso e coagulato dai piedi nudi! Ci sono periodi nei quali avvengono due o tre delitti al mese nel gabinetto della Baracca Scarlatta, talvolta più di cinque. I colpevoli? Quando l'assassino viene scoperto, ha nove probabilità su dieci di essere assolto. Perchè, curioso abbastanza, consuetudine dei forzati è di dar la colpa al morto. Accusa la vittima, che non soffre oramai più, e sal- va chi è vivo anche se è colpevole, anche se è il suo nemico giurato. Perchè lo si potrà uccidere più tardi, quando sia più conveniente e sicuro. Mai c'è una testimonianza contro l'assassino; nessuno vuole essere un motrchard, una spia, per- chè si attirerebbe l'odio di tutti i compagni. Carpette torna con il suo caffè diluito e passa lungo le amache con il pentolone di rame. Diluendo il caffè rispar- mia chicchi che venderà più tardi. Ogni forzato prende la tazza attaccata alla pentola e la immerge nel liquido fuman- te, immergendola per riempirla pienamente, ma invano per- chè il manico è stato deformato in modo da impedirlo: è un altro trucco escogitato dal talento affaristico di Carpette, il quale risparmia una piccola quantità di caffè da ogni uo- mo, fino ad ottenerne parecchie porzioni che saranno da lui rivendute più tardi a 4 soldi l'una. Quando ha esagerato nel deformare il manico e gli uomini si dimostrano aperta- mente seccati della sua gherminella, si corregge raddrizzan- dolo del tutto per qualche giorno, sorpren'dendoli così la prossima volta che passerà. Carpette non indugia mai colla pentola e mentre il prigioniero riempie la tazza, fa un ge- sto d'impazienza, brontolando che gli altri stanno aspettan- do. Tutti, compresi i fort-à-bras, sono indulgenti con lui per- chè è meglio esser suoi amici finchè se ne ha bisogno per ac- quistare qualche cosa di extra. Egli sa bene fin dove può ar- rivare, anche se a volte gli è necessario fare qualche regalo, e non va mai oltre i limiti della tolleranza. La case rouge! Così la chiamano i forzati. Ed è anche la